Alcuni metodi di scelta dei rimedi floreali da me usati.

Oggi ormai non è più strano, come lo era invece negli anni novanta, che le essenze floreali facciano parte di una trama, un disegno, allora nascosto, che coinvolge ogni altra manifestazione vivente. Oramai è chiaro come esista un legame tra fiori, olii essenziali, erbe, cristalli, suoni, metalli, astri e ancor più tra fiori e parti del corpo umano, organi, segni sul corpo, zone del corpo, segni sull'iride, umori e, in pratica, siamo giunti a capire e qua e là a dimostrare scientificamente, come ogni manifestazione del creato è in intimo legame con ogni altra. Ogni forma di vita dipende, interagisce e determina la qualità e la modalità con cui si evolve ogni altra forma, secondo una legge che l'uomo inizia ora ad intuire e a proporsi di scoprire. Questo è l'inizio dell'era dell'olismo, l'era della presa di coscienza che il creato è un "tutto" pulsante di vibrazioni che coesistono e insieme cantano la grande sinfonia della vita.
Non esiste davvero più la malattia, ma neanche l'uomo malato : lo stesso uomo può essere malato a Parigi e sano a Roma, disarmonico a casa sua e sinergico e vivace dentro un cinema, malato con una persona e sano con un'altra. E' l'interazione dei campi elettromagnetici di quell'uomo con quelli del mondo che determina lo status del momento, così come l'interazione dei campi del fegato, per esempio, con quelli del cuore determina il corretto funzionamento di entrambi o meno. Se un organo è malato troveremo sicuramente il segno di ciò in una parte del corpo che "riflette" il percorso elettromagnetico di quell'organo, quella parte che si trova sulla linea sincronica di risonanza. Non ci sono più dubbi, oggi, su queste verità, che possono essere provate con opportuna strumentazione e descritte con rigorose formule. Ma per chi ancora considera il creato costituito di "oggetti" distinti e separati [1] questo punto di arrivo della scienza è follia al pari di quella di Galilei che proponeva il sole al centro del sistema planetario. Cosa di cui oggi ridiamo e chissà come rideremo della visione medica dell'uomo di questi tempi.

Spiegare quanto detto in termini frequenziali è, a questo punto del lavoro, ormai un gioco, ma costituisce un ottimo esempio di intuizione olistica visitare i metodi di indagine degli stati d'animo come li hanno proposti i primi pionieri floriterapeuti.

Il Metodo Razionale Della Psicoterapia

Mens agitat molem (Virgilio)

Allorché la filosofia degli stati d'animo è giunta sui mercati della quotidianità, l'indagine è apparsa essere esclusivamente psicoanalitica.
Lo stato d'animo rientrava nelle definizioni più comuni delle psicopatologie e così determinare i fiori necessari per una certa persona richiedeva un discreto lavoro di psicoterapia (un esempio sono i sei gruppi della psicoterapia italiana, tav. 6). La persona veniva visitata nei suoi meandri consci e inconsci e dal quadro che ne usciva si ricavava la prescrizione floreale.
I più junghiani nei vari possenti lavori di nosografia psichiatrica, hanno notato che i fiori di Bach propongono una visione unitaria dell'uomo e della natura, della salute e della malattia che può essere fatta risalire, prima ancora che a Hannemann e all'omeopatia, all'alchimia e al principio dell'elisir (dall'arabo al-iksir, l'emanazione dello spirito divino capace di trasmutare la materia del mondo). Durante il procedimento alchemico l'adepto viveva certi eventi chimici come proprietà della prima materia contenuta entro il vas ,ma, nello stesso tempo riferiti alla propria condizione mentale, tanto che poteva ottenere la perfezione dell'opus solo dopo aver realizzato entro di sé quella reformatio alla quale voleva portare il mercurio filosofico. In tutto l'opus alchemico, trasformazione spirituale e perfezionamento corporale sono strettamente intrecciati (fac volatile fixum et fixum volatile), perché la trasfigurazione è lo splendore improvviso che fa diventare l'essere umano uomo di luce. Gli alchimisti intendono trasformare i metalli, più o meno vili, in oro, come condizione estrema di purezza e perfezione, cui ogni altro metallo tende in natura, non essendo che una tappa di trasformazione di esso; l'elisir è pertanto una sorta di medicina che rimuove dai metalli le "malattie", le impurità dei loro componenti.
Similmente quando un floriterapeuta individua un typus corrispondente ad un determinato rimedio floreale e somministra quest'ultimo al paziente intende portare il typus in questione verso una espressione più piena, armonica, equilibrata, considerando i sintomi e la sofferenza psichica manifestazioni disfunzionali più o meno compensatorie ed accidentali delle originarie potenzialità. Nell'universo alchemico, uomo e natura costituiscono una inscindibile unità dove l'uomo è l'espressione più perfezionata dell'evoluzione, della diversificazione, dell'organizzazione della natura e nel suo microcosmo esprime tutta la complessità del macrocosmo. Esiste una corrispondenza tra forme della natura e forme che i medesimi principi organizzatori producono nel corpo umano. Anche dalla Qabbalah si hanno indicazioni di analogia tra parti del corpo umano e entità astrologiche e tra queste e minerali, piante, animali, corrispondenze che, oramai è più che ovvio, non riguardano solo il piano fisico ma tutte le "dimensioni" dell'uomo, di "quell'uomo". Così dalla teoria dei quattro umori, corrispondenti ai quattro elementi, alla fisiognomica di Lavater, ai tipi psicologici di Jung, l'osservazione del comportamento umano ha sempre portato al tentativo di "ordinare il caos" (sintropia) dell'infinita varietà dell'umano entro prototipi raggruppati per somiglianze e differenze (ricordo le prime esperienze di Bach negli ospedali).
Il lavoro di Jung di valutazione dell'alchimia si fermò a metà: il suo intuito condusse a una nuova conoscenza della vita dell'anima umana, ma senza una diretta connessione con l'anima della Natura. Il mondo naturale è pieno di archetipi viventi tanto reali quanto quelli contenuti nella psiche umana. Più avanti nel tempo qualcuno scoprirà le corrispondenze tra l'anima umana e l'animo della Natura. Da qui le basi della floriterapia.
L'animo dell'individuo è un membro dell'animo del mondo, è intimamente legato al suo ambiente: in ciò la psicoterapia diviene una autentica cura dell'anima, la dove il mondo interiore e il mondo esteriore si incontrano (Novalis).
In ciò possiamo capire la posizione dei due rimedi polivalenti di Bach: Wild Oat riassumono la miscela di interiore ed esteriore nella floriterapia.
Wild Oat si rivolge alla nostra capacità di trovare il significato nel mondo, a sviluppare l'impegno e l'obiettivo interiori. Holly si rivolge ai sentimenti più intimi che ci separano dagli altri, come l'ostilità, la gelosia e l'invidia.
Il bisogno di mettere in relazione l'animo dell'individuo con l'anima mundi ha le radici nella tradizione alchemica, profondo sistema filosofico e scientifico che riconosce l'interconnessione tra l'Umanità,, la Natura e il Cosmo (Toth, Ermete Trimegisto).
Nella sua dottrine dei Segni, Toth, descriveva come le corrispondenze tra le forme delle piante e degli esseri umani indicassero la specifica azione curativa dei rimedi vegetali.
Un esempio banale è rappresentato dal pioppo, Aspen, la cui "forma" allungata e, per ciò, dondolante al primo vento, è simile allo stato in cui si trovano coloro che hanno paura "ma non sanno di cosa". L'albero è molto alto, verso il cielo, molto sensibile alle oscillazioni, non è un castagno ben più tozzo, o una quercia meno sensibile alle folate di vento. E' il fiore dei sensitivi, delle paure "non presenti" al momento ma che potrebbero capitare (fobie) come le folate improvvise.
Altro esempio è più la destinazione che la forma che ha preso Water Violet, la violetta d'acqua che per distaccarsi dal caos sulla terra si è tramutata in "isolato" fiore galleggiante: in tal modo mette le distanze da ogni altra forma di vita (ma non dall'acqua).
Anche se Bach propose i fiori come autoterapia, la psicanalisi, forte dell'osservazione di Jung che soggetto osservante e oggetto osservato coincidono, il "farsi coscienza" del processo psichico non può essere autoriflessivamente spiegazione dello stesso, per la sovrapposizione dei due fenomeni dell'esperienza e dell'osservazione nello stesso individuo. La mente non possiede un "al di fuori di sé", ed i meccanismi inconsci di difesa dell'Io celano, a chi pensa di fare autoanalisi, la parte più affiorante dei problemi.
Il metodo psicoanalitico è molto complesso e si rivolge, direttamente e indirettamente, alla forma, il contenitore dell'anima, le manifestazioni tridimensionali, siano esse chiamate conscie, inconscie, subconscie, eccetera, di ciò che risiede in dimensioni multiple e che nel mondo dei cinque sensi può essere rivelato solo con essi (osservazione del typus) tramite l'uso di chi gestisce i cinque sensi stessi, la mente razionale. Con l'uso della mente razionale e dei presupposti psicoanalitici solo in tempi lunghi si riesce a "leggere" lo stato frequenziale del soggetto-nel-mondo, ovvero di quanto è in armonia, in correlazione quel soggetto con l'ambiente

Il Metodo Radioestesico

Il pendolo esiste da sempre. E' un semplice amplificatore e visualizzatore di micro movimenti muscolari che un operatore allenato ed esperto manifesta quando la sua antenna corporea entra in risonanza con una certa vibrazione. Oppure quando al porsi di una domanda si manifesta una certa risposta corporea che, stabilito un codice binario si - no in relazione a determinati movimenti del pendolo, risolve il quesito in questione. L'operatore deve essere nella particolare condizione di avere la sua frequenza predominante nel livello energetico, ovvero essere una persona, come si dice in termini tecnici, "corporea". Ne è un esempio il rabdomante che, preso un rametto fresco di un albero particolarmente flessibile, ha delle microcontrazioni muscolari talmente forti nel palmo della mano che il rametto si piega come comandato da una forza invisibile, quando la sua antenna corporea "sente" la presenza di acqua.
Una persona che abbia la frequenza predominante a livello mentale o buddico o altro, non può avere alcuna risposta da un sistema a pendolo perché il corpo amplifica troppo debolmente le vibrazioni: tale persona avrà bensi una risposta vibratoria interna, sul proprio corpo, ma non è traducibile esternamente.
Dal semplice pendolo costituito da una corda e un peso ad oggi ne sono stati costruiti decine tutti differenti e tutti usati per scopi diversi stante il miglior accordo che ognuno porge all'operatore nei confronti del campo di frequenze in gioco. Dalle antenne di Hartmann a quelle di Letcher, infine al biotensor è tutto un excursus di invenzioni per "percepire" lo stato vibratorio di un oggetto o di una persona. Oggi, esistono medici, terapeuti in generale e sensitivi generici che usano il biotensor per determinare lo spettro di vibrazioni dei pazienti come quello di una casa, per determinare le geopatie, per esempio.
Un modo di operare è il seguente: l'operatore prende in mano la boccetta di un fiore e valuta la risonanza sul paziente, evidenziata da movimenti verticali, orizzontali o rotatori a seconda del codice usato dall'operatore stesso.
Ossia il pendolo altri è se non che un indicatore si-no al pari del Vega, o Voll-meter o Mora che dir si voglia, e al pari di questi ultimi la risposta dipende fortemente dall'operatore, dalla pulizia e qualità della sua "antenna". E' un po' come dire che una radio costruita per ricevere onde medie non riesce a ricevere né le onde lunghe né quelle ultracorte, inoltre una incrostazione nel circuito di accordo, un blocco emotivo dell'operatore irrisolto, falsa la lettura sulla gamma stessa di ricezione.
Questa breve descrizione di un metodo così largamente usato, e non solo per scegliere le essenze floreali, mette in risalto, ancora una volta come il corpo umano sia un raffinato modello cibernetico informatico basato su semplici leggi elettromagnetiche e su altre meno semplici che risiedono nel dominio in cui la velocità della luce è maggiore di quella nota. Le emozioni, i pensieri stessi dell'uomo sono onde elettromagnetiche che percorrono un sistema ad antenna quale il corpo umano determinando risposte ormonali di qualità e quantità differenti, mentre l'anima, il registratore degli eventi della vita, fa la parte del nastro magnetico, così come i reni nella medicina cinese sono la pellicola in cui si scrivono le esperienze di tutti i giorni.

Il Metodo Intuitivo

E' immediatamente riconducibile a quanto esposto più sopra che il metodo intuitivo ha la stessa dinamica di una ricerca con il biotensor, quando allo strumento stesso si sostituisca la capacità dell'operatore di percepire con la mente la risposta ad un quesito, per esempio se un fiore è necessario al paziente o meno.
In questo modo "funzionano" i cosiddetti sensitivi in generale: l'antenna corporea "legge" il segnale presente nel campo elettrico onnipresente, modulato da un pensiero o dalla vibrazione di qualcosa e la mente traduce con parole possibili la lettura. Si parla allora di telepatia, premonizione eccetera.
In questo modo viene captata la vibrazione della essenza floreale più affine al momento del test o quella che si avverte essere più vicina al carattere della persona. Questo metodo non sostituisce lo studio psicoanalitico della floriterapia, in quanto l'uomo non si manifesta in questa dimensione per essere allo stesso livello dell'animale, che percepisce benissimo il campo elettrico usandolo per la sua massima espressione di benessere: una delle qualità che l'uomo doveva sviluppare è insita nel nome di S. Tommaso, ovvero deve rendersi conto per esserne poi cosciente, di come è fatto questo mondo usando il metodo scientifico ovvero la parte razionale del Sé.

Il Metodo Delle Affinita' Astrologiche [2]

Parlare di astrologia dopo il triste periodo dell'Inquisizione, può, anche nel 2003, sembrare eretico, ma qualcuno deve pur iniziare a rompere il ghiaccio e tentare di mostrare, così come fece Galilei, che il cosmo ha una logica incredibilmente fredda e che l'uomo, con le sue intuizioni, anche se chiamate costruzioni ideologiche, si avvicina sempre di più a quella logica. Fa parte dell'eterno gioco guardie - ladri quel contingente di atei che negheranno per sempre l'evidente e meravigliosa trama che anima e sostiene ogni forma di vita nel creato, ma la scienza riesce a dimostrare, annientando i superstiziosi e i mistici, che un pianeta in cui si trova un ben preciso metallo, che gira ad una certa velocità nel cosmo attorno ad un punto, produce un campo elettromagnetico con caratteristiche particolari [3] . In una persona che ha abbondanza di quel metallo o affine, il campo e.m. provoca un rallentamento o una accelerazione del metabolismo proprio come riporta la costruzione ideologica astrologica. Qualunque forma di vita è costituita da minerali e metalli e vive perché è organizzata da un campo elettromagnetico. Dunque ogni forma di vita risente di altri campi per esempio quello generato da ogni pianeta, così come quello generato da astri.
Considerare l'astrologia una superstizione è come negare tutto il progresso scientifico e filosofico che c'è stato fino ad oggi.
L'astrologia è l'applicazione pratica di una visione filosofico olistica dell'esistenza, un codice, un linguaggio simbolico che rappresenta modelli, principi e forze universali basato sul fatto che l'intero universo è un unico sistema. In sintesi l'uomo viene considerato un'espressione completa ed unica dei principi dei disegni e delle energie universali, l'essenza unica che esprime una altrettanto unica relazione fra fattori collettivi. Jung sosteneva che l'astrologia ha in sé la somma totale dell'antico sapere psicologico che unisce il linguaggio simbolico al linguaggio matematico della vita in un sistema armonico.
Oroscopo, parola la cui etimologia greca (Horà = stagione e skèptomai = io guardo) significa osservazione del cielo e della posizione degli astri nel momento della nascita di una persona per trarne tendenze caratteriali e predisposizioni che consentono di predire, in un certo qual modo e senso, la qualità della sua vita.
Non ha quindi il senso, d'uso comune, d'ineffabile destino determinato dagli astri, bensì quello di preziosa collezione di consigli che la persona potrà utilizzare per dirigere al meglio le proprie energie ed elevare così il livello della propria esistenza, conoscendo i punti deboli personali e sfruttando, altresì, le carte vincenti.
Basandosi sulla dottrina della reincarnazione, l'Oroscopo Natale dà, inoltre, informazioni, su come si sta evolvendo spiritualmente la persona, tramite l'interpretazione Karmica.
Nell'Induismo la parola Karma(n) significa "azione" ovvero il principio attivo del Creato, l'Universo in azione, il principio attivo del gioco della vita. Fin che l'uomo ha una concezione del mondo frammentata e pensa, perciò, di essere separato da ogni altra cosa e, cioè, di poter agire indipendentemente dalle sue Leggi, egli è "legato" dal Karma(n). Vita dopo vita egli deve imparare a riconoscere l'unità e l'armonia di tutto il Creato e conoscendo come le forze della natura agiscono, non divenirne schiavo, ovvero non pensare di "essere colui che fa", bensì "colui che è guidato a fare".
Karma, in occidente, identifica lo squilibrio tra ciò che "è" nel cosmo e ciò che crede di essere l'uomo che si ritiene separato da esso, squilibrio che lo porta a commettere tutta quella serie di errori (i famosi "peccati", dal latino peccus = piede, peccare = inciampare, incorrere nell'errore), che costituiscono il suo cammino verso più alti stati di coscienza: in definitiva cio'che quell'anima ha concluso o lasciato irrisolto nella vita precedente e quello che, quindi, avrà da risolvere in quell'attuale.
Rispetto a questa obsoleta versione della reincarnazione, oggi si può dire che il cammino dell'anima si interrompe al termine di una vita, così come il lavoro si interrompe al termine di una giornata, e il giorno-vita dopo riprende da quel punto preciso. L'anima andrà quindi a dare vita ad un corpo fornito da due genitori che le garantiscano di ripartire da dove ha interrotto le esperienze. Da un punto di vista junghiano per la legge di sincronicità qualunque cosa nasca o si compia in un dato momento ne riflette la natura e la qualità.
Ogni nuova incarnazione è una occasione di esperienza orientata verso la propria completa evoluzione e finalizzata al raggiungimento dello stato evolutivo estremo, "il divino".
Tendenze caratteriali alla nascita e Karma sono, perciò, strettamente correlate fra di loro: la situazione alla nascita è tale perché per superare quanto irrisolto nella vita precedente occorre trovarsi in una ben precisa configurazione natale degli astri, che ci dia quanto ci serve per andare avanti. E' chiaro che ciò che nel tema natale vengono chiamate prove da superare altro non sono che i limiti interiori da superare facendo l'esperienza è quello di comprendere la vera natura del Creato e solo questo da pieno senso, finalmente, alla nostra vita.
Non si finirà mai di affermare che il libero arbitrio della persona è il vero timoniere della sua esistenza, l'unico responsabile delle proprie azioni e del proprio destino: la persona avrà tendenzialmente quel tipo di carattere dato dalla configurazione natale, ma il superamento dei propri limiti (conosciuti tramite l'Oroscopo) porta, infine, al controllo e miglior uso di se stessi e si suole dire in ciò' che la persona ha superato le prove che gli si sono presentate.
Non una banale collezione di frasi fatte, quindi, bensì un impagabile aiuto di vitale importanza, il Tema Astrologico Natale è uno strumento destinato a coloro che non si adagiano sulle proprie abitudini e sulle proprie mollezze, ma vogliono continuamente migliorarsi perché la propria esistenza sia la più elevata possibile e con il più elevato piacere di viverla.
Un'esistenza di continua ricerca.

Un Tema Astrologico Natale si articola sostanzialmente in due parti:

  • Tema Natale vero e proprio
  • Interpretazioni dei dati calcolati nel Tema Natale.

Il Tema Natale vero e proprio contiene i calcoli astronomici effettuati sui dati anagrafici della persona.

Le Interpretazioni sono essenzialmente di due tipi:

  • scientifica, che interpreta il Tema Natale da un punto di vista razionale ovvero in base a constatazioni empiriche;
  • esoterica, che interpreta il Tema Natale da un punto di vista più spirituale, sulla base di conoscenze che si tramandano attraverso scuole particolari e provengono dalle grandi culture scomparse.

In generale un Tema Astrologico Natale si compone delle seguenti parti:

Prima Parte : Tema Natale vero e proprio;

Seconda Parte : Interpretazione dei Segni Zodiacali, i Segni nelle case, i Pianeti nei Segni e i Pianeti nelle Case.

Terza Parte : Interpretazione degli Aspetti Natali.

Quarta Parte : Interpretazione Karmica;

Dove i termini usati hanno il seguente significato:

I Segni: l'incarnazione di un particolare principio, dominatore di una serie di stati psicologici, di tipi di comportamento e di oggetti fisici, nel loro insieme, l'intero ciclo dell'esperienza umana.
I Pianeti: le circostanze che una persona potrà incontrare , le tendenze psicologiche fondamentali di una persona, i processi di apprendimento, crescita e mutamento di una persona.
Le Case: dominano dei campi specifici della vita umana e consentono di tratteggiare le attività in cui sarà espresso il potenziale dei Pianeti e dei Segni.
Gli Aspetti: permettono di stabilire il modo in cui i pianeti si combinano per stimolare e moderare la loro influenza reciproca.
L'Astrologia si applica ad ogni campo della vita quotidiana ed un suo uso ben noto ad Ippocrate è, appunto, l'astrologia medica. Essa ha una sua particolare diagnostica e per quanto riguarda le terapie è intimamente connessa all'uso delle erbe, dei fiori, dell'omeopatia e ogni altro rimedio olistico.
Possiamo guardare all'astrologia da due punti di vista: quello psicologico e quello vibrazionale, ossia filosofico-razionale e empirico-percettivo.
Aspetto vibrazionale: esiste una intima relazione fra vibrazioni planetarie e vibrazioni floreali stabilendo così un collegamento tra orchestra uomo e orchestra cosmo, nel contesto, tramite il codice pianeta-fiore.
Aspetto psicologico: l'astrologia è lo studio psicologico dell'individuo sulla base di archetipi rappresentati dai pianeti. Un nesso profondo tra tipi astrologici e tipi floreali, dunque, che si esprime in una precisa diagnosi e altrettanto precisa terapia.
Il primo non necessita di ulteriori chiarimenti verbali se non che percorrere effettivamente la strada dello sciamano che "legge" l'intima connessione fra le cose e opera in conseguenza di ciò che è.
Il secondo offre una ulteriore conferma analitico-razionale, quella che l'uomo occidentale cerca disperatamente da sempre, che ogni parte del tutto è intimamente connessa con qualsiasi altra e affatto isolata o autosostenentesi.
Dalla tav.13-1 e tav. 13-2 delle corrispondenze astrologiche prendiamo una riga di esempio: al segno Ariete, il cui governatore o dominatore è Marte, corrisponde nella prima decade, il fiore Beech. Marte rappresenta la volontà, il desiderio di affermazione dell'Io attraverso la forza e l'azione, la combattività grossolana (non ha tatto), nel segno dell'Ariete diviene impulsività che non tiene conto di nessuna logica, portando ad agire in modo disarmonico nei confronti degli altri mascherando il proprio timore di non potersi affermare. Beech è il tipo ipercritico che non tollera il comportamento altrui qualunque sia: è proprio di chi teme di non potersi affermare. Chi è intollerante e infastidito dalle imperfezioni altrui ha una paura estrema di non farcela in questo senso. Come si vede le due tipologie descritte in millenni diversi e partendo da punti diversi collimano. Dunque studiare il typus secondo Jung, secondo Bach o secondo Merlino è la stessa identica cosa: ma allora bisogna accettare che "ogni parte del creato riflette in sé ogni altra"!
E non era forse questa la clamorosa scoperta fatta tramite la macchina dell'ologramma nel campo della fisica? E non abbiamo già scoperto che il nostro più attuale "divino" si esprime nello stesso linguaggio tramite il colore (cromoterapia), il suono (musicoterapica), il numero (campo vibrazionale, astrologia, numerologia, Qabbalah, eccetera)?.
Ancora una volta siamo "costretti" ad accettare che "il sole è al centro del sistema planetario" e a lasciare libero Galileo Galilei.
Il metodo astrologico si attua partendo dal tema natale e considerando sia i luminari (sole e luna) che i pianeti più forti, ma anche gli aspetti più significativi: ad ogni pianeta corrisponde un fiore e dal contesto del tema scaturirà una maggior o minore necessità dello stesso nella miscela.
A puro titolo di curiosità riporto in tav.9 antiche corrispondenze tra pianeti e prodotti omeopatici a significare che l'uomo scientifico ha cercato da sempre di collegare quanto c'è in basso con quanto c'è in alto. In tav.8, invece, lo studio di cosituzioni tipologiche in relazione ai pianeti

Il Metodo razionale di Kramer.

Kramer, naturopata tedesco, rinvenne una curiosa catalogazione dei rimedi di Bach. Li suddivise in fiori esteriori, fiori interiori e di base.
Tra i primi troviamo Aspen, Elm, Gorse, Star of Bethelem e Walnut. Sono essenze per disagi legati a cause esterne. Il fiore di base è Larch tale perché la sfiducia è alla base di ogni stato d'animo. I fiori interiori, i rimanenti, furono suddivisi in tre categorie: fiori di comunicazione, di compensazione e di decompensazione. I fiori di comunicazione sono quelli più vicini al carattere di base, quelli di compensazione riguardano l'atteggiamento compensatorio assunto di fronte al disagio percepito; quelli di decompensazione, infine, descrivono il problema in corso. In tav.7 sono riportati i tre livelli e le tre categorie costituiscono un "binario" sul quale "viaggia" l'evoluzione dello stato d'animo.
Se per capire cosa significhi questa suddivisione e come la si usi, prendiamo il binario Centaury, vediamo che esso rappresenta come fiore di comunicazione, il carattere di una persona molto incerta e disponibile che rimette le proprie decisioni al volere degli altri. A lungo andare, se questo stato non ha fine, molto probabilmente questa persona finirà per compensare la sua arrendevolezza con esplosioni di rabbia, ecco lo stato compensatorio Holly; se le esplosioni non sono compensate dall'assunzione del fiore, portano allo stato decompensato in cui insorgono i sensi di colpa, Pine, dai quali l'individuo non saprà uscire.
Dunque l'obiettivo primario della terapia è quello di trattare lo stato decompensato, anche perché il problema pressante che il paziente di solito riporta è tipico di quello stato. Poi viene proposto il fiore dello stato compensato e infine quello di comunicazione che tratta il carattere di base dell'individuo. I fiori esteriori saranno presenti per trattare il disagio reattivo a cause esterne e proposti nella miscela assieme agli altri. Il fiore di base può essere usato ad ogni stadio.
Conoscitore della medicina tradizionale cinese (MTC), Kramer, notò una discreta relazione tra le cause interne ed esterne della malattia nella MTC e gli stati d'animo di Bach e provò a collegare fra loro i binari dei fiori e i meridiani cinesi ottenendo un quadro molto più completo del movimento delle energie nel corpo umano. Sempre in tav.7 sono riportate tali corrispondenze e, per completezza, la relativa corrispondenza con i segni zodiacali. Si intuisce subito che la diagnosi ora è forte delle considerazioni della medicina cinese, in pratica l'indagine che fa l'agopuntore per rendersi conto dello stato energetico del paziente. Inoltre è possibile comparare tale diagnosi con quella zodiacale ottenendo un test incrociato.
Un'altra notevole applicazione introdotta da Kramer è quella dell'applicazione delle essenze floreali sul corpo secondo una ben precisa mappatura che lo suddivide in zone, ognuna collegata con un determinato fiore.
Probabile studioso di Calligaris, psichiatra vissuto a cavallo del Novecento che scoprì una mappatura del corpo in zone dette placche sulle quali si riflettono le emozioni e molto altro, Kramer notò che dopo applicato una essenza floreale scelta, su una zona dolorante, la patologia tendeva a scomparire, ma anche lo stato d'animo generale della persona cambiava.
Nella figura che segue si nota, quale esempio, la suddivisione del tronco davanti e retro nelle zone sensibili agli specifici fiori.
Personalmente, nell'applicare le essenze direttamente sulla pelle nelle zone relative, ho collaudato sia i fiori relativi ad ogni zona, sia fiori dettati da valutazioni energetiche di vario tipo, ed ho ottenuto risultati sempre soddisfacenti.
Esempio clamoroso quello di un ragazzo di 24 anni che aveva l'acne pustolosa sul viso e applicando i fiori relativi alle zone più colpite, dopo una settimana la pelle era rosea come quella di un bambino. A parte le ricadute ovvie dato che il ragazzo era succube del padre, la patologia si è avviata alla guarigione e ha avuto successo. Una donna di 60 anni, che aveva vissuto una vita sperando di viaggiare si era ammalata ai piedi di una malattia strana: comparivano sottopelle delle palline bianche che poi si allargavano staccando la pelle del piede rendendo impossibile il deambulare, fino alla putrefazione completa. Sembrava una malattia autoimmune ma non era riuscita ad ottenere nulla neanche con cure a base di cortisone. Dopo una settimana di applicazione sulle piante dei piedi dei fiori relativi, riusciva a stare in piedi e dopo due a camminare. Anche in questo caso le ricadute sono state tante, ma sempre più brevi e meno intense, finchè dopo un anno e mezzo raramente aveva il senso di fastidio sotto il piede e basta.
Altro caso clamoroso è stato quello di una ciste sul polso sinistro di una signora di settant'anni: sottoposta a trattamento topico con essenze floreali, anche se non solo di Bach, la ciste regrediva dopo due settimane e scompariva dopo un mese e mezzo. Infine il caso stranissimo di una signora di anni sessanta che aveva dolore all'ombelico: preparai una miscela di fiori, sia quello relativo alla zona che altri come da diagnosi radioestesica. Ogni volta che applicava le essenze la pancia gonfiava come un pallone e dall'ombelico iniziava a colare del pus. Il trattamento si è protratto per un anno finchè non è più uscito pus e la pancia non è più gonfiata.
Ovviamente tale metodo si presta ad una valutazione energetica per la scelta dei fiori anche caratteriali, in quanto che ad un ben preciso tipo psicologico la sintomatologia si presenta sulle rispettive zone riflesse. Il metodo di cura si effettua con garze imbevute di una opportuna diluizione del fiore relativo alla zone: a seconda del tipo di problematiche presentate dal paziente il terapeuta tratta un certo tipo di zone riflesse, quelle che danno reazione sia topica che psichica determinano il fiore o i fiori dominanti che saranno poi assunti.

Metodi basati su altre corrispondenze.

A titolo di curiosità, onde rendersi conto a che punto è arrivato l'immaginazione dell'uomo, riporto alcune corrispondenze che mostrano ancor più quanto questo mondo materiale sia segretamente interconnesso: le tav.10, tav.11 , tav.12-1, tav. 12-2 e tav. 12-3, riportano i legami scoperti da ricercatori scientifici tra fiori e colori, denti, muscoli.
Risulta immediato che in base a quale dente si sia cariato o faccia male, quale colore (anche secondo i cinque movimenti della MTC) sia più gradito o meno, quale muscolo sia dolorante o ipertonico o altro, è possibile effettuare una valutazione energetica che porta alla scelta di un ben preciso fiore o miscela di fiori. Data la vastità dell'argomento non ho riportato la corrispondenza tra fiori e mappa iridologica dell'occhio e altri metodi, quale quello, per esempio, della saliva.

 


[1] Ricordo, come già più sopra riportato in questo lavoro, che distinto, separato, diviso da, ha l'etimologia "diabolico" dal greco diaballein, dia= attraverso come senso di separazione e ballein= scagliare, mettere, dunque mettere separazione. E' infatti la mente diabolica, perché ignorante, dell'uomo che "vede" il creato tutto diviso e non interagente, da cui le religioni più profonde hanno dedotto che l'inferno, il regno del diabolico, è proprio questa dimensione. E' quando invece l'uomo supera i sensi, trascende questa dimensione che "entra nel regno dei cieli" ovvero le altre dimensioni, e inizia a vedere il tutto sempre più unito. Non per nulla le scuole iniziatiche adottano metodi simbolici (dal greco sin ballein= mettere insieme) per portare gli apprendisti al grado di maestro, e cioè all'illuminazione.

[2] Il concetto di sincronicità fu elaborato da Jung e viene frequentemente adoperato per spiegare l'astrologia moderna. La sincronicità abbandona la credenza secondo la quale un particolare evento ne causa necessariamente un altro, per asserire che due eventi possono essere correlati in quanto si verificano nello stesso momento. Tale connessione viene definita acasuale. Applicato al campo dell'astrologia ciò significa che un evento astrologico e un evento terrestre possono essere collegati fra loro se avvengono nello stesso momento.

[3] Le variazioni dei campi elettromagnetici possono indurre variazioni del campo gravitazionale con effetti sulle maree; le eruzioni solari e il vento solare che colpisce la terra inducono variazioni dei campi E.M..

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